Dal verbale del consiglio regionale del 6 novembre 2012
Vice presidente Paolo Petrini (Partito Democratico)
"Tutto questo ha generato un disastro, un disastro legato, poi, a quello che è stato l'incremento della velocità delle acque, che naturalmente ha generato una ulteriore trasformazione di tutti questi corpi fluviali, facendo terminare, perché oggi non avviene più, quella che era una delle funzioni più preziose, quella di nastro trasportatore, perché, come sapete, i fiumi trasportavano la ghiaia al mare e facevano un ripascimento naturale delle nostre spiagge."
Da "Nuovi strumenti per la gestione dei litorali" Regione Emilia Romagna 2011
"Negli anni ‘80, la Regione Emilia-Romagna bloccò lo scavo di sabbia e ghiaia dai letti dei fiumi, al fine di migliorare il trasporto solido fluviale utile al ripascimento naturale dei litorali, drasticamente ridotto nei decenni precedenti.
Tale disposizione fu gradualmente applicata negli anni successivi ai fiumi regionali, fino al blocco delle escavazioni anche nel bacino nazionale del fiume Po, attraverso specifica disposizione del Magistrato per il Po, nel 1990.
Lo studio effettuato successivamente, in occasione della preparazione del Progetto di Piano Costa 1996, ha permesso di registrare la ripresa del trasporto solido a mare da parte di alcuni fiumi, con evidenze sulla spiaggia di Cattolica, a nord della foce del Marecchia e lungo lo Scanno di Goro, e di stimare l’andamento nel tempo del fenomeno.
Il blocco delle escavazioni in alveo, pulizia e risezionamenti realizzati nel corso degli anni ‘80 e ’90, sono certamente azioni di grande rilievo, la loro efficacia non si è purtroppo ancora manifestata nella misura sperata per il sommarsi di varie cause:
- il progressivo espandersi delle superfici incolte e boscate nei versanti montani;
- la formazione di materassi sovralluvionali a monte delle numerose opere di regimazione trasversali, presenti lungo gli alvei;
- la riduzione e il diverso regime delle piogge;
- l’asportazione di inerti autorizzate dagli uffici competenti per ragioni di sicurezza idraulica."